Luigi XIV giocò con il maresciallo d'Estrèes il quale, avendo perduto molto, voleva ritirarsi, ma il Re gli disse: non avete qualche possedimento?
Un monarca che incita un suddito ad affrontare la rovina, pur di continuare la partita, è buon indice del grado raggiunto da una passione.
Da Enrico IV in poi salvo qualche breve intervallo, la nobiltà francese in generale, e la corte parigina in particolare, rischiavano con voluttà le proprie rendite nei capricci della sorte, al tappeto verde, le signore non erano meno assidue e audaci degli uomini. Si narra che la Montespan, favorita di Luigi XIV, perdesse e vincesse somme favolose in una notte sola, qualche cosa come mezzo milione d'oro, nè il suo illustro protettore era in grado di frenarla perchè posseduto egli stesso dal piacere violento del tu per tu con il mistero e la passione del gioco.